Alla scoperta del Social Media Marketing
Definizione
L’unica cosa certa del Social Media Marketing è che non è definibile in maniera univoca. In generale è una branca del marketing che si focalizza sulla possibilità di ottenere visibilità tramite i social media, strumenti tipici del web 2.0. Le strategie sono rivolte a ottenere visibilità attraverso il WOM (word of mouth – passaparola) online. Per questa tipologia di marketing non esistono più i consumatori, bensì i prosumer, ovvero consumatori che producono contenuti.
Il Social Media Marketing si basa sul fatto che l’utente è libero di esprimere la propria opinione e di trasmettere informazioni che ritiene utili. L’obiettivo principale è instaurare una relazione diretta b2c, che generi collaborazione alla promozione del marchio da parte dell’utente in maniera del tutto spontanea. Inoltre, a differenza del marketing tradizionale, fra azienda e prosumer c’è uno scambio alla pari, che quindi presuppone un ascolto da parte dell’azienda stessa, il monologo si è trasformato in conversazione. Per questa ragione le due tecniche più utilizzate sono il viral marketing e il buzz marketing.
Viral marketing
Con questo termine indichiamo la creazione di contenuti, video, documenti e quant’altro, che risultino interessanti per l’utente e che non abbiano chiari fini promozionali. Lo scopo è di far diffondere autonomamente un contenuto, proprio come fosse un virus. Gli elementi fondamentali di una campagna viral, secondo Wilson, sono:
- Offrire servizi o prodotti gratuiti.
- Facilità di trasferimento e condivisione.
- Facilmente scalabile (ovvero deve poter aumentare/diminuire in funzione della domanda).
- Contenere motivazioni o comportamenti comuni e diffusi nel target di riferimento.
- Utilizza le reti di comunicazioni più attuali, come il web.
- Approfitta di risorse altrui (per un video ad esempio YouTube).
Buzz marketing
Con questo termine indichiamo le operazioni di marketing, che hanno lo scopo di aumentare le conversazioni riguardo a un prodotto o servizio, con lo scopo di accrescere la buona reputazione di un marchio. Questo processo può essere spontaneo oppure pilotato tramite specifiche strategie. Di solito un opinion maker, ovvero un soggetto a cui viene riconosciuta una certa autorità nel campo, segnala la presenza di un nuovo prodotto/servizio, generando così una conversazione attorno ad esso all’interno di un forum o di un blog.
Social media: core del marketing 2.0
Ma dove i contenuti si diffondono? La risposta è sui social media, ovvero tecnologie e pratiche che utenti adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio. Esempi di questa tipologia di “supporti” sono:
- Youtube
- Flickr
- Blog
- Forum
Per adottare una buona strategia di social media marketing non si può scegliere uno di questi canali, ma piuttosto integrarli tutti in un unico piano strategico, che veda innanzitutto una pianificazione dei contenuti, dei mezzi e degli obiettivi, poi una creazione dei contenuti stessi, che andranno pubblicati e diffusi. Dopodiché andranno gestiti insieme alle conversazioni nate attorno ad essi e bisognerà analizzare i risultati ottenuti, focalizzandosi sugli errori o le mancanze, per migliorare le prestazioni successive.
Di seguito un breve approfondimento su alcuni dei principali Social Media
Facebook significa annuario, ovvero l’insieme delle foto degli studenti di una scuola, molto diffuso nei paesi anglosassoni. Dall’essere una semplice raccolta di profili ha però fatto una strada lunghissima. Adesso conta più di 500 milioni di iscritti in tutto il mondo ed è il secondo sito più visitato, dopo Google. Più o meno ogni giorno Facebook offre nuove funzionalità, alcune delle quali possono essere sfruttate per promuovere i propri prodotti/servizi. Le persone fisiche possono utilizzare un profilo personale, per tutti gli altri (aziende, associazioni, marchi, artisti ecc…) c’è l’obbligo di creare la pagina fan. Quest’ultima offre la possibilità di avere un numero maggiore di utenti (più di 5000), di visualizzare le statistiche di tipologia, abitudini e utilizzo della Pagina da parte dei fan e di utilizzare applicazioni professionali dedicate al social media marketing.
La parola deriva da to tweet, ovvero cinguettare. Questa piattaforma dà la possibilità di condividere contenuti brevissimi, massimo 140 caratteri, che molto spesso contengono una URL per rimandare a un contenuto più ampio. Lo strumento più utili che offre twitter da punto di vista del marketing sono gli hashtag, ovvero delle parole precedute dal simbolo cancelletto #, che vengono utilizzate per seguire o incoraggiare conversazioni riguardo a un tema, ad esempio con #marketing dalla ricerca in Twitter emergeranno tutti i twoosh che hanno evidenziato questa parola.
Blog
I blog fanno la loro comparsa nella rete già nel 1997. Venivano usati come una sorta di diario personale online. Inizialmente solo chi conosceva il linguaggio di programmazione poteva possederne uno, ora, invece, questa possibilità è aperta a tutti grazie all’infinità di piattaforme che offrono degli spazi gratuiti per questo scopo. Il vantaggio principale che si riceve dal possedere un blog aziendale sta nella visibilità. Infatti una buona strategia SEO, unita alla produzione di contenuti interessanti e aggiornati permette di scalare le cime dei motori di ricerca. Inoltre il blog aziendale può rispecchiare appieno l’identità dell’azienda, anche dal punto di vista grafico. Naturalmente un blog, per essere apprezzato dai famosi prosumer, non può apparire impersonale, ma anzi deve dare un volto all’azienda, chi legge deve rendersi conto di avere davanti una persona e non una macchina. Per questo chi se ne occupa deve interagire con gli utenti, rispondere ai commenti, generare conversazione, ma anche gestire le critiche come fossero opportunità di miglioramento. Fondamentale, come detto, sono i contenuti, non devono essere autoreferenziali né autopromozionali, ma riguardare argomenti che pensiamo possano interessare al nostro pubblico (se vendiamo pasta non parleremo di quanto sia buona e conveniente, ma piuttosto pubblicheremo ricette e inviteremo i nostri utenti a condividerle con noi). Sempre riguardo ai contenuti è importante prevedere una certa frequenza di pubblicazione, è inutile iniziare a scrivere un blog se si pensa di non avere il tempo/voglia/risorse per seguirlo costantemente.