Lo start up di un’azienda, normativa per la nuova attività imprenditoriale
Il termine start up, o startup è ormai comunemente entrato a far parte del linguaggio comune inerente l’economia, il lavoro e in particolare i giovani e la loro richiesta di impiego, di creatività, di investimento.
Con il termine start up si indica l’avvio d’impresa, o meglio il periodo che si intercorre o copre le fasi dalla nascita di un’idea, alla realizzazione e la partenza di una struttura, di un team capaci di inserirsi e scommettere sul mercato. Fasi delicate quindi, durante le quali si incrociano paure, il coraggio di una nuova avventura nella quale si sono messi in gioco capitali e risorse, e nelle quali si deve adempiere con ogni precisione e senza dimenticare nulla a quanto previsto dalla normativa italiana, dai ministeri e dal fisco.
Ma cosa prevede la normativa nazionale. Quali i passaggi burocratici obbligatori finalizzati al riconoscimento della propria ditta, o impresa. Come ci si deve muovere, per ottenere le necessarie autorizzazioni e comunicare la SCIA, la Segnalazione certificata di inizio attività.
Presentiamo di seguito in grandi linee i maggiori passi da compiere, ciò dal quale non si può prescindere. Invitando intanto chi necessitasse di consulenza approfondita, di un “tutor” che sia in grado di affiancare il prossimo imprenditore, a contattare l’Associazione PMI e a esporre ogni richiesta.
Come aprire un’impresa, i passi obbligatori per legge
È il sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ovviamente a permetterci di indicare in maniera schematica e veloce cosa non si può assolutamente evitare di fare per accendere i motori della propria ideale attività. Saltando in un colpo discorsi sede di altro approfondimento riguardanti il proprio business plan, lo studio del mercato, il team, e quanto concerna quindi la creazione e la strutturazione della nuova azienda, elenchiamo i punti chiave che segnano il cammino verso la presenza burocratica e fiscale dell’attività.
Per prima cosa occorre inscriversi al Registro delle imprese, adempimento al quale segue l’apertura della propria Partita IVA. Poi l’INAIL e l’ottenimento delle autorizzazioni che testino la Pubblica sicurezza, il rispetto dei requisiti d’igiene, la sicurezza e l’idoneità degli ambienti di lavoro, l’iscrizione ad Albi e Ruoli.
Un elenco di obblighi che può sembrare spaventoso ma che non può di certo essere in grado di smorzare la forza e la voglia del futuro imprenditore in start up.
Proprio per snellire le procedure, il Governo, nella fattispecie il Ministero dello sviluppo economico e della PA ha introdotto nel 2010 lo “Sportello unico automatizzato”, per il quale si possono reperire informazioni dal dedicato sito: www.impresainungiorno.gov.it. Di cosa si tratta:
“Lo Sportello Unico informatizzato renderà possibile l’avvio d’impresa in un solo giorno contestualmente all’invio della Comunicazione Unica. Impresainungiorno.gov fungerà da punto di riferimento operativo e informativo per il disbrigo di tutte le pratiche di start-up e delle procedure telematiche, dalla comunicazione all’avvio dell’impresa, dalla ricezione della domanda al pagamento delle spese e al rilascio dei provvedimenti”.
Un solo punto nodale quindi, al quale collegarsi quindi per espletare tutte le funzioni propedeutiche e contemporanee all’avvio di impresa. Un punto nodale che apre la propria descrizione sul suo sito in questo modo, semplice e inequivocabile: “Dal primo aprile 2010, attraverso la Comunicazione Unica, tutti gli adempimenti burocratici per aprire un’azienda vengono avviati in un’unica procedura telematica. Il servizio informatico consente a tutt’oggi di ottemperare agli obblighi di legge con l’invio di una comunicazione ad un solo destinatario per le Camere di Commercio e il Registro Imprese, accentrando le richieste di codice fiscale e Partita IVA, apertura di posizione assicurativa Inail e iscrizione Inps”.
E ancora: “Il nuovo iter di procedura standard ha rappresentato il primo avvio alla riforma contestuale per la semplificazione e l’abbattimento dei costi e dei tempi della burocrazia per l’impresa, realizzata oggi con il via libera al regolamento per il nuovo SUAP, al quale sono trasferite le competenze di gestione informatizzata di qualunque attività produttiva e di prestazione di servizi in forma di impresa”.
Un nuovo iter quindi, nelle intenzioni più veloce e semplice, integrato e parallelo all’istituzione del SUAP, lo “Sportello unico delle attività produttive”, sportello votato a presiedere a qualunque attività d’impresa. Dallo start up alla realizzazione di un’opera edile.
Lo sportello unico implementa quindi la precedente Comunicazione Unica, in un potenziamento delle modalità tramite il quale se prima si poteva costituire l’impresa in un giorno, ora si può nello stesso giorno sia costituire che avviare la società.
I provvedimenti, i cambiamenti citati nascono da un provvedimento datato 2008 e chiamato: “Legge 6 agosto 2008, n. 133 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”, provvedimento che nel suo articolo 38 così si esprime:
“Art. 38. Impresa in un giorno. 1. Al fine di garantire il diritto di iniziativa economica privata di cui all’articolo 41 della
Costituzione, l’avvio di attività imprenditoriale, per il soggetto in possesso dei requisiti di legge, è tutelato sin dalla presentazione della dichiarazione di inizio attività o dalla richiesta del titolo autorizzatorio. […] Lo sportello unico costituisce l’unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva e fornisce, altresì, una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni comunque coinvolte nel procedimento […]”.
Sarà lo stesso sportello telematico quindi a occuparsi della ricezione della SCIA, la Segnalazione certificata di inizio attività, arrivata a sostituire la vecchia DIA. Comunicazione autocertificata finale, tramite la quale si richiede e se rilevate le condizioni ottiene, licenza, concessione non costitutiva, permesso, nulla osta, per l’esercizio di attività imprenditoriale, commerciale, artigianale.
Associazione PMI è al fianco di giovani imprenditori che vogliano accendere la propria start up. Consulenti e professionisti sono a disposizione di chi voglia investire nella propria idea e scommettere sulle proprie capacità.