La BEI, organismo UE con uno statuto particolare
La Banca europea per gli investimenti è una delle più “antiche” istituzioni europee, la sua nascita infatti risale al 1957 quando, con il trattato di Roma, fu ratificata la nascita della CEEA e della CEE, l’istituto bancario, conosciuto anche con l’acronimo di BEI (Banque européenne d’investissement se pronunciato alla francese) o di EIB (European Investment Bank se pronunciato all’inglese), è l’organo dell’UE destinato al finanziamento degli investimenti che servono all’Unione Europea stessa per perseguire i propri obiettivi politici.
Tra gli obiettivi principali da raggiungere e aggiornati con le ratifiche e l’operatività dei vari trattati che hanno caratterizzato la vita della Unione Europea, ricordiamo:
- Ricerca, sviluppo e innovazione caratterizzate da risultati ecosostenibili;
- crescita per le regioni considerate più povere;
- creazione e crescita di tutte le infrastrutture necessarie a migliorare sia i collegamenti di uomini e mezzi (autostrade, ferrovie, aeroporti …) che virtuali (telecomunicazioni e sviluppo energetico su tutti)
- benessere, inteso non solo economicamente, ma anche salute psicofisica ed educazione sia civica che culturale.
La BEI, statuto e funzioni
Lo statuto della BEI (presente in uno dei protocolli allegati al trattato della nascita della CEE) fa sì che ne siano membri gli stessi Stati membri della Unione Europea che ne abbiano sottoscritto il capitale sociale.
L’Istituto bancario, sebbene faccia parte e abbia vita giuridica nel sistema normativo comunitario, ha, rispetto all’UE, nell’ambito del diritto internazionale una autonoma personalità giuridica nonché una propria libertà finanziaria sia dal punto di vista amministrativo che di controllo.
Quale ruolo e funzioni abbia la BEI nell’esercizio della propria attività è stato poi successivamente ratificato con il trattato di Maastricht (artt. 198D e 198E che hanno modificato i precedenti 129 e 130), per quanto stabilito nel trattato essa può:
- Raccogliere i fondi necessari anche sui mercati internazionali, quindi extra UE;
- non persegue scopri di lucro ma, nel contempo, non significa che finanzia a fondo perduto, è comunque una Banca di investimento e quindi deve rientrare delle somme anticipate;
- non può erogare finanziamenti senza prima verificato che ci siano in essere altre azioni di questo tipo da parte di altri fondi strutturati europei;
- infine, come già detto, uno dei suoi obiettivi è far sì che lo sviluppo socio – economico sia il più omogeneo possibile all’interno dell’UE, per questo privilegerà i finanziamenti alle regioni più povere.
Per sostenere gli obiettivi che l’UE vuole raggiungere la Banca fornisce finanziamenti a lungo termine sui progetti di investimento pensati per l’obiettivo stesso, contribuendo quindi all’interazione socio-economica fra gli stati membri, inoltre, in quanto organismo comunitario la BEI aggiorna costantemente le proprie attività di investimento in relazione agli sviluppi e adeguamenti delle politiche socio-economiche dell’Europa stessa.
Tre sono essenzialmente gli organi delegati la controllo e funzionalità della BEI in ogni fase dell’investimento a lungo termine che possa decidere di erogare:
- Consiglio dei governatori: è costituito dal rispettivo Ministro dell’Economia di ogni singolo Stato Membro, definisce l’indirizzo politico della BEI;
- Consiglio di amministrazione: applica la politica scelta dal Consiglio;
- Comitato direttivo: è l’organo che assicura il funzionamento e l’operatività dell’Istituto Bancario
La sede della BEI, posizione strategica in ogni punto del mondo
La sede storica della BEI si trova nel quartiere Kirchberg della città di Lussemburgo, capitale dell’omonimo granducato, ma al fine di favorirne l’operatività, essa ha uffici nelle principali capitali Europee: Bruxelles, Roma, Parigi, Atene, Berlino, … nonché in Egitto con una sede a Il Cairo.
La sua caratteristica spiccatamente internazionale, al di là del legame con l’Europa, fa della Banca il miglior alleato della UE quando si tratta dell’attuazione di politiche comunitarie con Paesi che non fanno parte dell’UE stessa, facendo sì che essa segua e possa finanziare progetti nei circa 140 Paesi con cui l’Unione Europea ha attualmente in essere accordi su progetti di natura socio – economica.
In questo frangente va ricordato come la BEI, con l’UE, sia membro fondatore della Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo, banca nata quindi per operare in paesi colpiti da catastrofi naturali molto gravi.